​Violenta per mesi una 12enne, l’orco incastrato da un video. Si sente la bambina che lo supplica di smetterla

I Carabinieri della Stazione di Specchia hanno sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria, per violenza sessuale aggravata e continuata, un 55enne di Andrano. La violenza è stata commessa nei confronti di una 12enne dalla scorsa estate fino a qualche giorno fa.

Una storia fatta di violenze e abusi, venuta alla luce per caso, si è conclusa con l’epilogo più drammatico e doloroso: a negare l’infanzia ad una bambina di 12 anni è stato un 55enne di Andrano. Per l’uomo si sono aperte le porte del Carcere di Lecce nel pomeriggio di ieri. Pesantissime le accuse: violenza sessuale aggravata e continuata.
  
Ma andiamo con ordine. A scoprire l’incubo vissuto dalla 12enne è stata la mamma che, per puro caso, ha preso il cellulare della figlia per fare una chiamata urgente. La prima schermata che si è aperta davanti ai suoi occhi è stata quella di un video, con immagini “spinte”. Fin troppo per quella tenera età.
  
Continuando a visionare il filmato, si è accorta che la “vittima” delle violenze era la sua povera bambina. La donna, senza indugi, è corsa a chiedere aiuto ad una caserma dei Carabinieri lontana dal suo paese: la scelta è caduta sulla Stazione di Specchia. Le indagini hanno permesso di scoprire l’identità dell’orco tant’è che, questa mattina, gli uomini in divisa hanno bussato alla porta dell’abitazione del 55enne scoprendo, durante la perquisizione, che i video memorizzati sul cellulare della bambina, inviati alla poveretta per minacciarla, altro non erano che la punta dell’iceberg. Per mesi la vittima ha subito in silenzio, schiacciata dalla paura e dalla vergogna, senza avere mai il coraggio di raccontare alla madre cosa le accadeva.
  
Video terrificanti. Mai viste scene del genere. Questa le uniche frasi di chi ha avuto l’ingrato compito di visionarli e catalogarli, considerando che si tratta di Carabinieri “navigati”, alle soglie dei quaranta anni di servizio, induriti dall’esperienza di chi ha visto gran parte, ma a questo punto non tutta, la malvagità esprimibile degli esseri umani. Militari che avrebbero dato chissà cosa per poter “entrare fisicamente nel video” e strappare la bambina dalle grinfie dell’orco, ma ciò non era oramai possibile.
  
In alcune registrazioni, ovviamente acquisite agli atti dell’inchiesta, si sente chiaramente la bambina implorare il suo persecutore di lasciarla stare. Fatti poi confermati anche in sede di ascolto protetto, dinanzi al Tribunale per i Minorenni.
  
Il telefonino, il tablet e il computer usati dall’orco per riprendere i rapporti sessuali e nelle cui memorie digitali sono stati recuperati i video, sono stati sequestrati. L’uomo è stato tradotto nella Caserma di Specchia e poi sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria. Il Pubblico Ministero di turno, ha poi disposto che il 55enne fosse accompagnato a Borgo San Nicola. 



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