​’Trucco della pallina’ per inscenare finti incidenti. Un’anziana ci casca, ma qualcosa va storto. Arrestato napoletano

Un 38enne napoletano è stato arrestato in flagranza di reato, mentre si stava facendo consegnare del denaro da un’anziana che aveva raggirato con il trucchetto del finto incidente e della pallina.

Il classico trucco dello specchietto rotto, passato un po’ di moda, è stato sostituito da un’altra trovata che sta spaventando gli automobilisti del Salento: si tratta della tecnica del finto incidente o della pallina che facendo leva sul panico ha già registrato diverse vittime, soprattutto tra le anziane donne che non hanno la lucidità di capire di essere cadute nella trappola. Il metodo orchestrato è collaudato: durante un sorpasso il furfante lancia contro la macchina presa di mira una pallina da tennis o un oggetto simile, in grado di fare un rumore simile ad un urto. Poi rallenta e inizia a lanciare segnali alla sua preda con abbaglianti e clacson invitandolo a fermarsi. Quando il malcapitato accosta, scatta la seconda parte del piano: accusarlo di aver provocato un incidente e costringerlo a risolvere la contestazione ‘amichevolmente’ per evitare di passare l’assicurazione.  Un “inter nos” che alla fine costa caro al poveretto.
  
Tanti sono i casi registrati in questi ultimi mesi, ma sono rimasti sempre avvolti dal mistero fino a questa mattina, quando per una serie fortunata di coincidenze, il truffatore è stato arrestato. Ma per capire come si sono svolti i fatti tocca andare con ordine.
  
Una 68enne di Lecce stava percorrendo la strada che porta a San Cataldo, quando improvvisamente ha sentito il rumore di un oggetto che colpiva la sua auto. Dallo specchietto ha notato una monovolume Suzuki Ignis grigia guidata da un uomo che, con insistenza, la invitava a fermarsi. La donna, spaventata, ha ceduto alla richiesta parcheggiando la macchina quasi in mezzo alla carreggiata. È stata in un certo senso la sua fortuna.
  
Il giovane che la ‘seguiva’ è sceso dall’auto e con fare quasi gentile ha insinuato che la signora le aveva danneggiato la fiancata e che avrebbe dovuto riparare il danno. E la poveretta stava per cedere e consegnare il denaro richiesto, quando una volante della polizia che si trovava a passare per caso da ‘Fondone’, ha notato queste due persone parlottare tra di loro. I sospetti sono aumentati quando gli agenti hanno intravisto la monovolume, parcheggiata in una stradina laterale, un’auto segnalata in altre truffe. Così hanno intuito che si poteva trattare del classico tranello del finto incidente e si sono fermati, impedendo che si consumasse la truffa.
  
Agli uomini in divisa, il giovane ha dichiarato che non era successo nulla e che potevano andare via, ma non è stato convincente tant’è che gli agenti gli hanno chiesto i documenti. L’uomo ha risposto che non li aveva con sé e ha fornito un nome falso. Troppe cose non tornavano e così è scattata una perquisizione dell’auto. I sospetti sono diventati quasi certezze quando sono spuntati fuori, uno spray, della carta vetrata (che servono a disegnare la ‘strisciata’) e la carta d’identità. Il truffatore, un 38 enne napoletano, ormai scoperto ha tentato un ultimo disperato tentativo di farla franca iniziando a correre per le campagne. Caso ha voluto che uno dei due agenti intervenuti fosse un podista e così la corsa è durata davvero poco.
  
Dagli accertamenti più approfonditi, svolti in Questura, è emerso che il 38enne non è nuovo a questo tipo di reati. E probabilmente era anche ‘bravo’ considerando che addosso sono stati trovati quasi mille euro, 950 per l’esattezza frutto di altre truffe messe a segno prima. Per lui si sono aperte le porte di Borgo San Nicola con l’accusa di truffa aggravata e resistenza, nonché indagato per false generalità
  
La signora accompagnata in ufficio per la denuncia accusava un malore, causato dallo spavento, e si rendeva necessario chiedere per due volte l’intervento del 118.
 



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