​Pesce senza etichetta e tè in foglie scaduto, quasi 5mila euro di multa al titolare in un mini-market etnico

Terzo servizio congiunto di Polizia Locale e Guardia Costiera di San Cataldo: questa settimana i controlli hanno interessato un mini market etnico in Via Duca degli Abruzzi, dove sono state riscontrate una serie di irregolarità.

Terzo servizio congiunto di Polizia locale e Guardia Costiera di San Cataldo: dopo i controlli delle scorse settimane, quando sono state ispezionate diverse pescherie del capoluogo barocco per verificare il rispetto delle norme che disciplinano la pesca e la commercializzazione dei prodotti ittici terminati in qualche caso con multe salate, questa volta le luci dei riflettori sono state puntate su due supermercati di Lecce. Il primo, situato nella centralissima via Leuca, ha avuto esito regolare, mentre nel secondo esercizio di vicinato, sottoposto ad una accurata ispezione, gli agenti della Polizia Amministrativa e gli uomini della Guardia Costiera hanno rilevato una serie di gravi irregolarità.
 
Già, perché in un mini-market etnico in Via Duca degli Abruzzi gli uomini in divisa hanno sequestrato nove chili di prodotto ittico, anzi per essere più precisi sgombri, perché privi delle etichette obbligatorie e delle relative fatture attestanti la tracciabilità. Non solo il pesce azzurro, la stessa sorte è toccata a ventinove confezioni di thè in foglie, ciascuna da 400 grammi, poste in bella vista sui banchi destinati alla vendita. Peccato, però, che la merce fosse scaduta da chissà quanto tempo.
 
Insomma, le irregolarità riscontrate sono costate care al titolare del mini-market a cui sono state comminate diverse sanzioni amministrative, per un valore complessivo di quattro mila e seicento euro per aver conservato in modo promiscuo prodotti alimentari surgelati e bibite in un congelatore a pozzetto.



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