​Palpeggiò una 23enne in una libreria. Toccherà capire se il 43enne è in grado di intendere e di volere

Il pm Maria Rosaria Micucci ha chiesto l’incidente probatorio, accolto dal gip Cinzia Vergine, per accertare capacità d’intendere e di volere di Salvatore Rosato, sulla scorta di una documentazione medica presentata dall’Avvocato Alessandro Stomeo.

Il Gip Cinzia Vergine ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero, Maria Rosaria Micucci per accertare la capacità di intendere e di volere di Salvatore Rosato, il 43enne di Lecce finito ai domiciliari con l’accusa di aver ‘palpeggiato’ una ragazza all’interno di una libreria del centro storico, dove si trovava insieme ad un’amica.
  
L’uomo, assistito dall’avvocato Alessandro Stomeo, aveva avvicinato la 23enne con la scusa di scattarle delle fotografie. «Mi piacciono i tuoi lineamenti e la felpa che indossi» le avrebbe detto per convincerla. La ragazza aveva acconsentito alla apparente innocua richiesta, ma appena giunta in un luogo più ‘appartato’ del negozio dove era stata condotta per cercare una luce migliore, il 42enne ha iniziato a farle delle avances sempre più spinte, fino a quando non le ha alzato la felpa e l’ha palpeggiata nelle parti intime.
  
Nell’interrogatorio di garanzia, davanti al Gip, Rosato aveva dato la sua versione dei fatti, ammettendo di aver rivolto complimenti alla ragazza, di averle scattato delle foto con il suo consenso e di aver toccato la giovane per sistemare la posa, ma ha negato di aver usato violenza.
  
Il suo avvocato, inoltre, aveva presentato una corposa documentazione medica in cui ‘raccontava’ i problemi personali del suo assistito. L’uomo avrebbe ammesso di soffrire di atteggiamenti borderline che minerebbero la sua stabilità mentale. L’incidente probatorio si svolgerà il 30 maggio, quando verrà affidata una consulenza medica allo psichiatra, Domenico Suma.
  
Rosato era stato rinviato a giudizio per un episodio simile avvenuto in una scuola superiore, nel marzo 2016. 



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