​Atti di bullismo su disabile: l’autore del video patteggia la pena di 2 anni e 2 mesi

O.M, un 22enne di Campi Salentina, risponde di violenza privata, stalking e sequestro di persona. Riccardo Cassone ed Edoardo Tauro hanno già patteggiato la pena a 2 anni ed 8 mesi. Invece, A.G. (17enne all’epoca dei fatti) ha ottenuto la messa alla prova ai servizi sociali.

Patteggia a 2 anni e 2 mesi, con sospensione della pena, l'autore del video divenuto ben presto virale su WhatsApp, in cui venivano ripresi degli atti di bullismo su un tredicenne disabile. O.M, un operaio 22enne di Campi risponde di concorso in violenza privata, stalking, sequestro di persona e ingiurie. Il suo legale, l'avvocato Michele Palazzo ha, in precedenza, "concordato" la pena con il pubblico ministero Angela Rotondano.
 
A lui, i militari sarebbero arrivati grazie al parziale riconoscimento della vittima e attraverso le dichiarazioni di Riccardo Cassone ed Edoardo Tauro. I due ragazzi di Campi Salentina hanno patteggiato la pena a 2 anni ed 8 mesi. Sono difesi dagli Massimo Bellini, Giovanni Gabellone e Larissa Luca.

Invece, per A.G., sempre difeso dall'avvocato Michele Palazzo, è stata accolta la richiesta di "messa alla prova".  Anche lui avrebbe partecipato al vile incatenamento del 13enne. Il gup Aristodemo Ingusci ha disposto la sospensione del processo per 1 anno e 4 mesi nei confronti di A.G. (17enne all'epoca dei fatti) . La "messa alla prova" consiste nell'attività di volontariato, presso un 'Associazione di tutela dei disabili; la collaborazione al servizio mensa della parrocchia di Santa Rosa ed infine la partecipazione ad un corso di legalità, organizzato ogni anno presso il Tribunale dei Minorenni. Invece, al termine del periodo di "messa alla prova", il giudice stabilirà se il giovane abbia dimostrato di avere seguito il programma di recupero positivamente. Dunque, deciderà se considerare estinto il reato oppure se revocare l'ammissione. In questo secondo caso, il giovane potrebbe essere sottoposto a processo penale ordinario.
 
Altri tre giovani (tra cui un minorenne) risultano indagati, ma la loro posizione potrebbe essere ben presto archiviata.
   
Il grave episodio di bullismo, avvenne nel novembre del 2014 e fu filmato con un telefonino. Il video divenuto virale su WhatsApp tra i giovani di Campi Salentina, venne registrato con il cellulare da un altro ragazzo. Nel filmato, infatti, si vede chiaramente come alcuni ragazzi avessero legato il ragazzino disabile con catena e lucchetto. Una persecuzione durata oltre un’ora durante la quale i tre bulli gli avrebbero persino urinato sulle gambe e una volta liberatolo, gli avrebbero intimato di non parlarne con nessuno. I tre "bulli" sono stati traditi proprio da quel video. Il filmato, infatti, è arrivato tra le mani di una compagna di classe del 13enne, la quale ha provveduto ad informare la madre del ragazzino.
   
Il ragazzo disabile (adesso 14enne) e sua madre si sono costituti parte civile con l’avvocato Cosimo Casaluci. Nell'udienza di patteggiamento del 12 maggio scorso, hanno avanzato una richiesta di risarcimento di 150 mila euro per i danni morali e patrimoniali. 



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