Vertenza Securpol, fumata bianca. Ggs apre ai 34 dipendenti. I sindacati: ‘fatto un gran lavoro’

Si chiude, forse definitivamente, la questione Securpol. Nelle scorse ore le parti hanno trovato la quadra: Ggs assumerà i 34 dipendenti richiesti dalla Asl, anche i due precedentemente licenziati da Securpol. Mertedì 21 scatterà il servizio a pieno regime.

Mesi e mesi passati tra licenziamenti, vertenze, accuse, ricorsi e pronunce giudiziarie. Ma anche di proteste, di notti insonni, di bandi e di preoccupazioni. Ma alla fine, come si suole dire, tutto è bene quel che finisce bene.
 
Asl, sindacati, lavoratori, Securpol e Ggs hanno trovato la quadra e, al termine di una settimana caratterizzata da incontri in Prefettura prima e presso la sede dell’Azienda Sanitaria Locale poi, è arrivata la fumata bianca. La Ggs di Veglie, azienda subentrante nell’appalto per i servizi di guardiania presso i locali della Asl, soprattutto nei principali ospedali della provincia di Lecce, ha assunto l’impegno di assumere tutti e trentaquattro lavoratori richiesti per la vigilanza.
 
Tirano quindi un sospiro di sollievo tutti quanti, soprattutto i tre dipendenti ex Securpol che la loro ‘vecchia’ azienda non aveva inserito nella lista dei lavoratori da assumere dalla nuova impresa. La preoccupazione era tanta perché in un primo momento Ggs aveva annunciato che la prima lista fornita da Securpol avrebbe fatto piena fede, sebbene composta da soli 31 elementi.
 
“Invece tutto è filato liscio – commentata Donato Mazzeo della Cisal – e di questo siamo tutti soddisfatti. Abbiamo vissuto anche gli ultimi giorni in modo particolarmente intenso, ma alla fine ha prevalso il senso di responsabilità. Ggs ha rassicurato tutti: nessuno resterà fuori e dal prossimo martedì 21 marzo il servizio di vigilanza presso i locali Asl riprenderà a pieno regime”.
 
Tra i 34 lavoratori che si sistemeranno tra le fila della nuova impresa ci sono anche i due licenziati da Securpol (un di loro è stato poi riammesso dal Tribunale del Lavoro). "Abbiamo svolto un gran lavoro tutti quanti – conclude Mazzeo – e ci sentiamo di ringraziare le istituzioni per il risultato raggiunto".
 
Insomma, può calare adesso il sipario su una vicenda che ha tenuto tutti con il fiato corto per mesi.



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