Unisalento, svolta per i 49 milioni del Piano Sud. Il Ministro De Vincenti prende l’impegno

Questa mattina, in seduta congiunta, le Commissioni Bilancio e Cultura della Camera si sono espressi in modo favorevole alla riassegnazione dei fondi in favore delle Università, tra cui quella del Salento. Rocco Palese: ‘siamo soddisfatti, ora vigiliamo sugli impegni del Governo’

Svolta tanto inattesa quanto clamorosa sulla questione “Piano per il Sud” e sui relativi fondi strutturali destinati alle Università del Mezzogiorno. Le Commissioni Bilancio e Cultura della Camera dei Deputati, infatti, si sono espressi con voto favorevole alla riassegnazione del finanziamento pari a 49 milioni destinato all’Università del Salento e vincolati tutti al rifacimento e alla costruzione di nuove infrastrutture.
 
Una notizia, questa, che potrebbe di fatto riaprire all’accesso alla sovvenzione. Ieri il Magnifico Rettore dell’Ateno salentino, Vicenzo Zara, ha tenuto una audizione con il Ministro per la Coesione Territoriale e Mezzogiorno, Claudio De Vincenti. Al centro dell’incontro, naturalmente, il destino dei fondi che, fino a ieri, sembravano persi. Oggi l’attesa svolta: due Commissioni della Camera, precisamente quelle di Bilancio e di Cultura in seduta congiunta, hanno dato parere positivo unanime a una nuova riprogrammazione Cipe.
 
L’incontro tra le Commissioni è stato richiesto dall’onorevole Rocco Palese, vicepresidente della Commissione Bilancio della Camera, il quale spiega: “è estremamente positivo che il ministro De Vincenti abbia personalmente presenziato ai lavori, assumendo in prima persona l'impegno per conto del Governo in favore delle Università meridionali. La risoluzione, riformulata ma rimasta integra nelle parti essenziali, impegna infatti il Governo ad assumere iniziative affinché, in sede di riprogrammazione da parte del Cipe dei fondi di cui al FSC 2007-2013 e per cui al 31 dicembre 2016 non sono state assunte dalle amministrazione beneficiarie obbligazioni giuridicamente vincolanti, vengano ricomprese oltre alle scuole superiori, anche le Università alle quali quei fondi erano stati inizialmente assegnati, a fronte di specifici impegni delle università stesse a compiere”.
 
Un nuovo, importante, spiraglio per l’Unisalento che a questo punto potrebbe “riappropriarsi” del finanziamento capace di rimettere a nuovo i tanti plessi accademici. Una vicenda, questa, che tiene banco nelle cronache universitarie da mesi, ma che adesso potrebbe concludersi con una svolta clamorosa. La discussione sul complesso iter che aveva portato alla perdita dei 49 milioni era stata recentemente al centro del dibattito nell’ultima Conferenza di Ateneo e, adesso, a poche ore dall’inaugurazione del nuovo anno accademico, la vicenda si arricchisce di un nuovo, inatteso, passaggio.
 
“Non potevo arrendermi all'idea che gli incolpevoli studenti universitari salentini perdessero l'occasione di avere nuovi e migliori servizi e strumenti didattici a causa della lentocrazia e del continuo mutare delle norme sugli appalti che provocano enormi, e spesso fatali, ritardi nella spesa dei fondi pubblici. Per questo – spiega Palese – dopo che il Governo ha bocciato l'emendamento al Decreto Sud con cui chiedevo di prorogare al 31/12/2017 il termine entro cui assumere le Obbligazioni Giuridicamente Vincolanti per il complesso delle risorse assegnate, ho presentato la risoluzione che oggi è stata sottoscritta ed approvata da tutti i componenti delle Commissioni Bilancio e Cultura. Ora vigileremo affinché il Governo tenga fede all'impegno, anche per non danneggiare ulteriormente le Università meridionali, già penalizzate dai criteri nazionali di riparto del Fondo ordinario di funzionamento, non saranno mai più in grado di reperire finanziamenti per realizzare infrastrutture destinate a migliorare la qualità della vita e l'offerta formativa agli studenti".



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