Sul listino prezzi spunta il ‘Prosecco salentino’, ma non esiste. A scoprire la bugia è l’assessore della patria delle bollicine

Tra i vini proposti spunta un fantomatico prosecco salentino. A notare la stranezza è stato un assessore al Turismo del comune di Valdobbiadene, una delle più rinomate zone di produzione delle bollicine.

Il Salento è la patria del pasticciotto, del rustico, della frisa e del Negroamaro, ma del prosecco proprio no e l’idea che questa terra si “appropri” di un prodotto tipico di altre regioni non è andata giù a Tommaso Razzolini, assessore al Turismo di Valdobbiadene, comune di poco più di 10mila anime in provincia di Treviso, culla delle spumeggianti bollicine, in vacanza in Salento. Durante una cena in compagnia di alcuni amici, l’assessore veneto ha scoperto dell’esistenza, nientemeno, che del prosecco salentino e, indignato, ha documentato il tutto sulla sua pagina Facebook.
  
«Ieri pomeriggio – si legge nel post – mi è capitato di trovarmi in una località turistica italiana, vicino a Gallipoli nel Salento (Puglia), dove ho visto il listino prezzi che potete vedere in allegato. Incuriosito da quel prodotto chiamato “Prosecco Millesimato Lido Punta della Suina” ho chiesto informazioni su cosa fosse…». La risposta ricevuta ha fatto saltare sulla sedia Razzolini: quel vino era un bianco frizzanze prodotto in zona.
  
«A questa affermazione data, presumo dal titolare, ho risposto che essendo Assessore nel Comune di Valdobbiadene conoscono le regole e non mi risulta possibile produrre il Prosecco all’infuori di una determinata area» prosegue l'assessore che ha chiesto ai due Consorzi di Tutela di approfondire la questione. «Sono ben sicuro che queste situazioni siano già diffuse nel mercato globale – conclude -, ma sia da Amministratore che Cittadino non posso voltare le spalle e prendere questa situazione nella più totale indifferenza e omertà».
  
Razzolini non ha nulla contro il Salento, anzi. Nel post successivo gli dedica parole toccanti «Questo è il secondo anno consecutivo che trascorro le vacanze qui in Puglia e sono ben contento di esserci tornato. Il mare, sia costiera Ionica che Adriatica, è qualcosa di eccezionale! Tra sabbia e scogli, alba e tramonto, sole, stelle e luna, ti sa regalare delle emozioni indimenticabili. Indimenticabile come il ritmo coinvolgente e tradizionale della pizzica, che nelle sagre di paese richiama tutti in piazza, residenti e turisti. È vero, il Salento sarà pur la meta di movida notturna con Gallipoli in testa, cosa che neppure noi abbiamo scartato, però qui le sagre sono veramente sentite e per certi versi ti fanno sentire a casa, ricordo la sera passata a Capo di Leuca, dove è andata a finire che abbiamo fatto la chiusura insieme ai volontari che avevano appena finito di prestare servizio. La bellezza di questa terra meridionale non sta solo nelle spiagge, Otranto ed Ostuni sono l'esempio che la bellezza sta anche nelle case, nelle botteghette artigianali e in quelle alimentari dove puoi trovare le puccie, le frise, le orecchiette, l'olio d'oliva, il vino e tutti i loro prodotti tipici. Non potevo andarmene via senza qualche acquisto autoctono, allora ho ben pensato di fare delle compere: qualche dolce, l'olio d'oliva e come vini, il Primitivo, il Negroamaro e Malvasia Nera. Ritengo che sia giusto e doveroso valorizzare i nostri prodotti italiani, prodotti che devono essere però originali e non dei tarocchi». 



In questo articolo: