Sicurezza e integrazione, Italia 0832: ‘Quale sarà l’atteggiamento della nuova giunta comunale?’

L’Associazione ‘Italia 0832’ interviene con una nota stampa alla luce degli ultimi episodi di cronaca che hanno visto come protagonisti alcuni cittadini extracomunitari. ‘Quale sara l’atteggiamento della nuova giunta comunale di Lecce rispetto alla sicurezza urbana?’

Rispetto agli ultimi episodi di cronaca avvenuti in città, l’associazione “Italia 0832”, da sempre impegnata in attività di promozione della sicurezza, interviene attraverso una nota stampa invitando alla riflessione i cittadini. E, soprattutto, ponendo la seguente domanda: “In questo scenario, quale sarà l’atteggiamento della nuova giunta comunale di Lecce rispetto alla sicurezza urbana?”. “Abbiamo appreso dai media locali che il 19enne senegalese, fermato nella notte tra mercoledì e giovedì scorso dagli agenti della Questura di Lecce perché accusato di violenza sessuale, è stato rimesso in libertà”. “Senza entrare in merito alle motivazioni per le quali il reo sia stato messo in libertà è bene evidenziare – prosegue il comunicato – che lo stesso, nonostante avesse il permesso di soggiorno scaduto nel 2015, si trovava, e sicuramente lo è tutt’ora, ancora nel territorio italiano nonostante il teso unico sull’immigrazione prevede che tutti i soggetti che hanno già violato le norme vigenti in materia di soggiorno nel nostro Paese, sono destinatari di provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale”.

Sempre l’associazione, porta alla luce un dato: “Profughi, migranti e richiedenti asilo, di questi solo il 10% hanno ottenuto permesso per asilo politico quindi ebbene non parlare di profughi ma di clandestini e quanto tali vanno espulsi immediatamente”. “Le politiche di accoglienza senza se e senza ma da quali ambienti arrivano?”, si domanda “Italia 0832”. “Tra dieci anni, se non prima, quando le tensioni sociali scoppieranno, chi dovremo ringraziare? Questo è il risultato una integrazione inottenibile e dell'ignorante buonismo di una sinistra, abituata al sistema di accoglienza ad ogni costo, anche quando il costo è rappresentato dalle vite dei nostri figli”.

Chi contravviene alle leggi che regolano il funzionamento del nostro ordinamento deve essere istantaneamente allontanato senza attendere che il reato si ripeta. Preso il reo, identificato o no, va rispedito per sempre al suo paese. In Italia invece, dopo massimo una notte, il carnefice può ripresentarsi davanti alla vittima e compiere anche lo stesso reato”, scrive ancora l’associazione.
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Negli scorsi giorni, peraltro, intervenne anche il consigliere regionale di FI-AN, Saverio Congedo, con una nota:La scellerata politica sull' immigrazione condotta dal centrosinistra e dall'Unione Europea ha scatenato un fenomeno di portata enorme, che supera il livello di emergenza trasformandosi in una vera e propria crisi che colpisce l'Europa, l'Italia, e oggi – come vediamo – anche i nostri territori. Non si tratta di condannare o di far venir meno lo spirito di solidarietà e accoglienza, né il dovere di cooperazione e aiuto umanitario, ma di comprendere come quest'esodo di portata storica impatta sul nostro territorio in termini di politiche sociali, sanitarie e di sicurezza sul territorio pugliese e salentino”.

Il Governo nazionale, anche per il tramite delle Prefetture, ha il dovere di indicare concretamente quale sia il piano di gestione di questo flusso senza fine e quali le misure a sostegno delle realtà locali in materia di immigrazione e di problematiche collegate anche sul fronte dell’ordine e della sicurezza pubblica”.

A tal fine chiediamo che il Presidente Emiliano – conclude Congedo – faccia sentire la voce della Regione Puglia affinché il Governo nazionale adotti tutte le misure adeguate all’urgenza, alla complessità e alla gravità del fenomeno sul territorio pugliese”.



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