Riecco il maestoso Orologio delle Meraviglie di Piazza Sant’Oronzo, Perrone ‘Un pezzo di storia che torna alla città’

‘L’orologio delle Meraviglie’ di Piazza Sant’Oronzo torna ad illuminare il salotto leccese: dopo il suo restauro nel dicembre scorso, l’opera presente sulla facciata del Banco di Napoli è stata inaugurata ufficialmente questo pomeriggio con un suggestivo gioco di luci.

Rieccolo, in tutto il suo splendore. 'L'Orologio delle Meraviglie' di Piazza Sant'Oronzo torna ufficialmente a rintoccare le ore delle giornate di tutti i leccesi. Ci sono voluti mesi, anzi anni, per togliergli di dosso la ruggine e le polemiche, ma finalmente l'opera realizzata da Francesco Barbieri è tornata nel suo antico splendore.

A dir la verità, sono circa due mesi che le imponenti lancette e il maestoso quadrante affisso sulla facciata dell'ex Banco Commerciale, oggi Banco di Napoli, sono sotto gli occhi di tutti, turisti e leccesi nostalgici, ma l'Orologio delle Meraviglie meritava una cerimonia inaugurale speciale e dedicata. Questo pomeriggio, quindi, il Comune di Lecce e i vertici del Banco di Napoli hanno ufficialmente presentato la riattivazione dell'orologio.

Nella Sala Consiliare di Palazzo Carafa, dunque, il Primo Cittadino di Lecce Paolo Perrone e il Direttore Generale Francesco Guido dell'istituto bancario hanno spiegato: 'È un'occasione speciale quella che viviamo oggi – ha detto Perrone – perché un pezzo pregiatissimo del patrimonio culturale della città torna ai suoi cittadini'. Non nasconde la sua emozione il Primo Cittadino, soprattutto quando rilegge l'annuncio dell'allora sindaco Oronzo Massari, pronunciato il 3 agosto 1955, quando invitava tutta la cittadinanza a partecipare alla scoperta dell'opera di Barbieri. 'Voglio ringraziare il Gruppo Intesa e il Banco di Napoli per questa sorta di "mecenatismo moderno": Lecce ha riacquistato un monumento emblematico. Da questa sera il tempo torna ad essere scandito nel segno dell'ottimismo bene augurante'.

'Il capitale sociale di questa comunità – conclude Paolo Perrone – viene incrementato ulteriormente: il Salento ha scelto da sempre di puntare sulle sue bellezze, ed è compito nostro preservarle e rilanciarle, per tutelare al meglio la nostra cultura'.

Ed è stato proprio il Banco di Napoli a volere fortemente, in accordo con la Sovrintendenza di Lecce, la pulizia e il restauro dell'opera, relizzata nel 1955 dallo scultore salentino Francesco Barbieri.

'Sono leccese e nonostante la vita mi ha portato in giro per il mondo – afferma il Dg Guido da sei mesi sono tornato nella mia città. La prima cosa che mi hanno fatto notare dal mio ritorno nella mia terra è stato proprio l'orologio cittadino, fermo da decenni. Ci siamo sentiti in dovere, allora, di riportarlo in vita. Si tratta di un gesto simbolico – prosegue Francesco Guido – che il Banco di Napoli ha voluto rivolgere a tutto il Meridione d'Italia. Lecce, sud del sud, merita continui salti di qualità: questa città così nobile ha bisogno di impegni forti e concreti. Noi come istituto bancario vogliamo fare la nostra parte per il bene del territorio. Quanto all'Orologio – conclude – si tratta di uno dei riferimenti del barocco più fervidi che esistono e che solo il genio di un artista leccese poteva partorire: si tratta di uno dei più grandi del mondo e che spero possa scandire i momenti più belli e felici della città'.

In Aula tanta la gente accorsa per il grande evento: molti esponenti della Giunta Comunale, il Presidente del Consiglio Alfredo Pagliaro e, in platea, i vertici e i dipendenti salentini dell'istituto di credito del Banco di Napoli. Durante gli interventi anche la proiezione di un video interamente dedicato all'Orologio delle Meraviglie, riportato alla luce.

Subito dopo, poi, tutti in Piazza Sant'Oronzo, ad ammirare l'accensione della nuova illuminazione di cui, da questa sera, godrà l'orologio per antonomasia dei cittadini leccesi. Dall'Orologio delle Meraviglie, insomma, è partita una nuova luce per tutta la Piazza, per tutta la città.

I lettori di LecceNews24.it, ad ogni modo, furono i primi a sapere dell'imminente rinascita, dopo ore di restauro, della scultura ad orologeria: nella mattinata dello scorso 23 dicembre, infatti, riuscimmo a 'catturare' qualche scatto che ritraeva i maestri restauratori all'opera, per poi liberare l'antico orologio dalle impalcature ed essere riconsegnato, simbolicamente, a tutta la cittadinanza, annunciando per primi la bella notizia.



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