Odissea Manchester-Brindisi, tre ore di ritardo e passeggeri da un aereo all’altro

Nottataccia decisamente da dimenticare per i passeggeri diretti dallo scalo inglese all’Aeroporto del Salento costretti a trasbordi e ritardi. Si profilano possibili richiseste di risarcimento danni.

Non deve essere stata un'esperienza facile quella che, i passeggeri del volo diretto Manchester-Brindisi, si sono trovati ad affrontare la notte scorsa.
 
Un susseguirsi di peripezie che li ha visti, prima, cambiare velivolo per dei – non meglio precisati – problemi legati all'aeromobile che avrebbe dovuto condurli dalla città inglese all'Aeroporto del Salento e, poi, partire dallo scalo britannico con oltre quattro ore di ritardo (fuso orario di Londra). 
 
"Non sappiamo se ciò che è accaduto per i tanti passeggeri del volo Ryanair di ieri, 2 giugno, Manchester-Brindisi “FR 8894”, con partenza dallo scalo inglese alle 16.50 ed arrivo previsto a Brindisi-Casale alle 21.00, sia connesso ai problemi di sicurezza dipendenti dai terribili eventi dello scorso 22 maggio o da questioni meramente tecniche – ha dichiarato Giovanni D'Agata, Presidente dello Sportello dei Diritti – fatto sta che si è trattata di un’odissea che ha riguardato i tanti viaggiatori diretti verso il Salento, tra cui molti cittadini originari delle province di Lecce, Brindisi e Taranto."
 
"Dati i disagi subìti dai viaggiatori – prosegue D'Agata – è possibile che gli stessi agiscano per ottenere adeguato ristoro per i danni patiti anche se la compagnia aerea rifiuti di provvedervi in via bonaria. Non è da dimenticare, infatti, come ormai i giudici di Pace siano sempre più convinti nell’applicazione dei principi stabiliti dalla Corte di Giustizia Europea, che con un precedente assai autorevole, ha da tempo stabilito che i passeggeri vittime di un ritardo aereo pari o superiore alle tre ore, come nel caso di specie, abbiano diritto sia al risarcimento del danno, che alla compensazione pecuniaria predeterminata da parte del Reg. ce 261/04. In particolare, i giudici europei hanno precisato che i passeggeri di un volo ritardato, al pari di coloro che si vedono annullare il volo, hanno diritto ad una compensazione pecuniaria di € 250, 400, 600, (a seconda della distanza del volo), qualora subiscano una perdita di tempo pari o superiore a tre ore."
 
Come è ben noto, tuttavia, le pratiche per ottenere rimborsi e risarcimenti a seguito di negligenze e imprevisti legati a viaggi aerei e marittimi risultano, spesso, più ostiche dei disservizi che ne sono all'origine, specie quando si tratta di compagnie lowcost. A tal proposito, però, il presidente dello Sportello dei Diritti ricorda come "il passeggero che giunge a destinazione tre ore o più dopo l'orario di arrivo originariamente previsto, può chiedere sia il risarcimento del danno che la compensazione pecuniaria […] La Corte ha, infatti, confermato, che il vettore aereo può evitare di offrire il dovuto risarcimento solo se sarà in grado di provare con assoluta certezza, e con documentazione non interna, che il ritardo è stato dovuto a 'circostanze eccezionali' tali, che non si sarebbero potute evitare anche se fossero state adottate tutte le misure del caso, ossia circostanze che sfuggono all'effettivo controllo del vettore aereo."
 
di Luca Nigro