Occhiali per i più bisognosi: gli studenti leccesi in prima linea allo ‘Scarambone’

Gli studenti dell’istituto ‘Scarabone’ impegnati nella montatura di occhiali, mentre i ragazzi dell’Olivetti hanno realizzato un’APP in grado di aiutarne la distribuzione ai più bisognosi. Fondamentale la supervisione di LIONS Club Lecce Santa Croce.

A scuola si va per imparare. Studio, socialità, formazione. Quando poi tali aspetti incontrano la solidarietà, ecco allora che gli studenti apprendono valori altrettanto importanti. Stamattina, infatti, presso l'Istituto 'Scarambone' di Lecce, alcuni ragazzi erano in prima linea nella riparazione e montatura di occhiali. A spiegarci nei dettagli l'intera iniziativa, però, è stata la dirigente scolastica Patrizia Colella: "Un modo diverso di fare alternanza scuola lavoro. Tutto sommato oggi rappresenta una scatola vuota, sta alle scuole riempirla di contenuti. Bisogna coniugare l’offerta formativa alle esigenze del territorio ma anche, come in questo caso, mettendo insieme gli studenti e il mondo del volontariato, dell’associazionismo. Oggi anche il terzo settore si configura come una professione. Per i ragazzi, dunque, alternanza scuola lavoro diventa occasione di solidarietà, ma soprattutto per rimettere in ciclo gli oggetti”.

“Ad una tecnologia antica, ovvero l’occhiale – continua – si conferisce nuova vita, portandola a persone che non hanno la possibilità di accedervi. Stiamo parlando dei paesi in via di sviluppo, ma anche del nostro paese. I centri d’accoglienza, le Case Circondariali, le Caritas. E tutti coloro che portano conforto a chi versa in condizioni di difficoltà”. “Questo progetto lo abbiamo realizzato grazie al supporto del LIONS Club Santa Croce, mentre le due scuole hanno conferito un valore aggiunto. Da tempo i LIONS sono impegnati nella raccolta degli occhiali usati. Lo ‘Scarambone’ aggiunge, grazie al settore Ottici, la possibilità di riparare e mettere in circolazione pure occhiali  nuovi; magari quelli raccolti da singoli punti vendita che non risultano più in commercio. ‘L’Olivetti’, invece, con l’ausilio dell’area informatica ha realizzato un’APP che permetterà, a chi ha bisogno di questi occhiali, di mettersi in contatto e richiederli”.

“Oggi più realtà si incontrano per un progetto di solidarietà", rivela invece Emanuela Murrone, Presidente Annuale dei LIONS Club Santa Croce di Lecce. "Ci definiamo ‘cavalieri della luce’ perché cerchiamo di prevenire le malattie della cecità. Pertanto, tramite un accordo, siamo riusciti a incrociare le nostre strade e creare un laboratorio di formazione ai suoi studenti così da poter donare ai più bisognosi gli occhiali. Verranno spediti non solo in Italia. Ad esempio, ne abbiamo spediti ultimamente 350 in Kenya, presso una scuola di bambine”.  



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