Mamme sempre più tardi. A Lecce in dolce attesa ‘solo’ dopo i 32 anni

Cresce anche il numero delle ultraquarantenni che diventano mamme per la prima volta, soltanto un ventennio fa, la prima gravidanza era fissata intorno ai 26 anni d’età. Complice l’incertezza economica e professionale che attanaglia la generazione dei 30/40 enni

Ritorna sempre più attuale il tema trattato recentemente dal governo , in maniera inappropriata viste le dure critiche ricevute, nell’ambito del ‘fertility day’ sulle gravidanze tardive divenute ormai consuetudine acquisita in Italia. I dati Istat più recenti rilevano, infatti, che nell’anno 2015 si è diventate mamme in età più avanzata: a Lecce il dato si attesta sui 32 anni circa, mentre Bari si ferma sui 31 anni di media; il dato complessivo della Puglia sarebbe stimato sui 31,6 anni d’età.

La stima più allarmante è tuttavia quella inerente le neomamme ultraquarantenni che sarebbero cresciute fino al 10%, quando soltanto un ventennio fa l’età media della prima gravidanza si attestava sui 26 anni circa. I dati raccontano, inoltre, che una donna su tre, vale a dire il 35% delle donne pugliesi,  scopre la gioia della maternità dopo i 35 anni.

La tendenza che allunga sempre maggiormente le tempistiche risente certamente della mutazione delle condizioni sociali, oggi si diventa mamme soltanto dopo aver trovato il compagno ideale di vita e a seguito del raggiungimento di precisi obiettivi professionali ed economici. Infatti, le repliche alla campagna pubblicitaria del ben noto ‘fertility day’, partorito dall’entourage della  Ministra Lorenzin, sarebbero state proprio le seguenti: fare figli costa, serve una stabilità economica, la maternità deve essere programmata.

I dati Istat confermano, in questo senso, anche il sentimento di sfiducia nei riguardi del futuro che attraversa il paese, diventato oramai cifra stilistica della generazione dei 30 – 40 enni, per i quali la pensione diventa un miraggio e la maternità sarebbe un lusso al quale in poche avrebbero accesso prima dei 40 anni.

C’è anche un fattore di natura biologica a complicare la situazione, infatti sono sempre più numerose le coppie che soltanto superata la soglia dei 35 anni decidono di rivolgersi ad una specialista della fertilità che, inevitabilmente, cala con l’aumentare dell’età anagrafica: dopo i 35 anni ha inizio un rapido calo e le probabilità di procreare a 40 anni si attestano intorno al 10%, a 43 anni fra il 7% e il 4%.

Oggi, tuttavia, una gravidanza sulla soglia dei 40 anni non spaventa più e questo per merito della ricerca scientifica che ha sviluppato tecniche di supporto per la procreazione e che può ben contrastare le problematiche dell’infertilità  dovute all’età avanzata. 



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