Lecce, stop alla raccolta dell’umido a Ferragosto. Lo Sportello dei Diritti presenta un esposto in Procura

Lo sportello dei Diritti presenterà un esposto alla Procura della Repubblica di Lecce per chiedere di fare luce sullo stop alla raccolta dell’organico in città causato dalla chiusura dell’impianto di compostaggio il 14 e il 15 agosto.

«Chiuso per ferie»: a prendersi qualche giorno di “vacanza” è l’impianto di compostaggio, dove viene smaltito l’organico raccolto in città. Le porte serrate lunedì 14 e martedì 15 agosto, nei giorni clou del mese, ha avuto ripercussioni inevitabili sui cittadini che – come invitato dall’assessore all’Ambiente, Carlo Mignone – dovranno avere pazienza ed evitare di lasciare le pattumelle sul marciapiede, visto che non saranno ritirate dalla ditta che si occupa della raccolta in città. «Si tratta di un disagio legato a fattori non dipendenti dalla nostra responsabilità. Il disagio durerà pochi giorni – aveva spiegato l'assessore Mignone – e certamente provvederemo a porre rimedio anche questa interruzione ricorrente».
  
Il servizio riprenderà regolarmente mercoledì 16, ma nel frattempo le famiglie leccesi sono “costrette” a tenere in casa i sacchetti con i resti di pranzi e cene, con tutto ciò che comporta “condividere” l’appartamento con la spazzatura accumulata. Un fatto «gravissimo» secondo lo Sportello dei Diritti che – come annunciato in una nota a firma del Presidente Giovanni D’Agata – presenterà, domani mattina, un esposto presso la Procura della Repubblica di Lecce, per le opportune verifiche da parte dell’autorità giudiziaria e, si legge «se vi siano reati tra cui quello di “Interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità” di cui all’articolo 340 del codice penale».
  
«È evidente – continua D’Agata – che non possa essere imputata alcuna responsabilità al nuovo assessore, alla giunta o al sindaco appena insediatisi, perché una vicenda del genere è senz’altro frutto di erronea programmazione perché dovevano essere individuati, per tempo, impianti alternativi per evitare che accadesse ciò che sta succedendo nel capoluogo salentino essendo, peraltro, noto che l’impianto normalmente utilizzato anche l’anno passato era rimasto chiuso per il 15 agosto, mentre quest’anno il calendario con il relativo ponte del 14 avrebbe ben dovuto far prevedere la possibilità di questa che assume il carattere di vera e propria emergenza con i cittadini costretti a tenersi in casa la parte più deperibile dell’immondizia».
  
Proprio per queste ragioni, per Giovanni D'Agata è necessario approfondire la questione anche per evitare che in futuro accadano fatti del genere e far comprendere perché non siano state individuate soluzioni alternative nel periodo clou dell’afflusso turistico in città.



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