Se fosse in vita, lunedì prossimo 29 giugno, festeggerebbe i 35 anni da vescovo, ma per l’occasione la sua diocesi lo ricorderà proprio nell’importante anniversario.
Parliamo di Cosmo Francesco Ruppi, arcivescovo di Lecce dal 1989 al 2009, vent’anni in cui non solo la storia della Chiesa locale è cambiata ma anche quella del Salento. Nessuno forse come Ruppi ha il merito di aver innalzato e promosso il nome e l’immagine della terra salentina in tutta Italia e oltre.
Domenica 28 giugno in piazza Duomo il popolo cristiano leccese ricorderà il compianto vescovo con una conferenza sul ministero episcopale di Mons. Ruppi, tenuta dal prof. Salvatore Palese, docente di Storia della Chiesa. A seguire si terrà in cattedrale una celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo metropolita Domenico D’Ambrosio, al termine della quale sarà scoperta una lapide dedicata alla memoria del vescovo defunto.
Il 29 giugno del 1980 Mons. Cosmo Francesco Ruppi raggiunse la pienezza del sacerdozio per l’imposizione delle mani del cardinale Corrado Ursi, arcivescovo di Napoli, e fu inviato a guidare la piccola diocesi molisana di Termoli Larino, prima di essere promosso alla più grande e importante diocesi di Lecce che sarebbe stata la sua chiesa fino all’età della pensione, e certamente quella che più ha amato come fosse la sua grande famiglia.
Ruppi nei vent’anni alla guida dell’arcidiocesi metropolitana di Lecce ha lavorato su grandi e importanti progetti, come la costruzione di un nuovo grande seminario, la visita di papa Giovanni Paolo II in città, il grande sinodo diocesano, e la realizzazione del primo grande centro di accoglienza per profughi e immigrati.
Al di là di qualche ombra che tuttavia non avrebbe mai potuto scalfirne l’immagine, e nonostante molte critiche, l’episcopato di Cosmo Ruppi resta una luce di straordinaria potenza nella storia della chiesa salentina. I suoi scritti, i libri, gli interventi, le iniziative promosse dal vescovo alberobellese non hanno pari e costituiscono un patrimonio prezioso a cui attingere; è per questo che la comunità dei fedeli leccesi ha deciso di dedicare un intera giornata al ricordo dell’ex arcivescovo, a 4 anni dalla sua scomparsa e nel 35° anniversario della sua ordinazione episcopale.