Le scuole della provincia si mettono in rete per la legalità: siglato un protocollo al Provveditorato

Siglato un protocollo d’intesa, presso il Provveditorato degli Studi di Lecce, che impegna le scuole salentine a mettersi in rete a favore della legalità. E, con essa, progetti che ne possano favorire la diffusione mediante il coinvolgimento di più realtà territoriali.

L’obiettivo è tanto ambizioso, quanto importante: realizzare una rete tra istituzioni che metta al centro la legalità partendo dalle scuole. Ma proprio tutte le scuole. In particolare, quelle della provincia leccese, che adesso intendono impegnarsi nel creare una rete di legalità diffusa coinvolgendo quante più realtà possibili. A tal proposito, infatti, stamattina alcuni rappresentanti e dirigenti scolastici si sono riuniti per firmare un apposito protocollo d’intesa presso la sede del Provveditorato degli Studi di Lecce.
 
“Ognuna delle scuole presenti su questo tavolo – rivela Anna Lena Manca, Preside dell’Istituto “Don Tonino Bello” di Tricase-Alessano – ha deciso di discutere su un protocollo d’intesa che promuova un patto territoriale per la legalità e, dunque, azioni sinergiche a trecentosessanta gradi. Chiederemo a tutte le scuole della provincia di portarsi dietro un corredo di enti e istituzioni che possa parlare di tale argomento”.
 
“Noi abbiamo rilevato questo grosso scollamento di legalità quando gli adulti fanno in modo che i ragazzi agiscano legalmente. E andare a intercettare anche la figura genitoriale, noi riteniamo che sia fondamentale”. “Quindi, la nostra intenzione – conclude – è ‘essere di disturbo’, come diceva Don Tonino Bello, per fare in modo che Piani di Zona, Comuni, Servizi sociali, Tribunale dei Minori, forze dell’ordine e via dicendo possano contribuire nell’attivare percorsi di prevenzione”.
 
Protocollo, questo, che peraltro fonda le sue radici in un progetto di legalità chiamato ‘Il Noi’, realizzato assieme alla collaborazione dell’Associazione “Libera”. Tornei, mostre fotografiche, incontri.
 
Non ultimo, quello avvenuto a bordo della Leucadia Blu in compagnia di Tina Montinaro, moglie del compianto Antonio.