Il viaggio di Davide, salentino alla scoperta dell’Europa. Giorno 1, Madrid – Bordeaux, km 707

Inizia l’avventura di Davide Urso, un salentino che ha scelto Leccenews24 per raccontare il suo viaggio fino a Capo Nord, il punto più a nord sulla terraferma. Prima tappa 707 chilometri, da Madrid a Bordeaux.

Sono pronto per la mia avventura, con una buona dose di paura, quasi tremarella, perché so di non potermi più tirare indietro: ho annunciato il viaggio su BlaBlaCar e in tre hanno prenotato e quindi, anche per loro rispetto, ripensamenti dell'ultimo minuto non possono verificarsi. E menomale.
 
Si parte come meglio non poteva, in quanto il diesel è pagato dai passeggeri, sono in compagnia e non mi annoio; ho tempo per scherzare e imparare dagli altri: il passeggero brasiliano, per esempio, mi raccontava di avere 40 anni, ma in realtà ne aveva 44 perché era prassi, al suo tempo e a volte anche adesso, dichiarare all'anagrafe le nascite con anni di ritardo…ce lo vedo a giocare a calcio quando lui aveva dieci anni e gli altri sei.
 
Viaggiare per me significa sorprendermi
, ma se già so cosa aspettarmi da una città, l'effetto sorpresa svanisce, pertanto preferisco andare quasi alla cieca, senza sapere cosa il luogo abbia da offrirmi; fu così che Bordeaux mi stravolse ogni tipo di aspettativa. Mi scuserete per la voluta ignoranza, ma non avevo minimamente idea di quanto potesse essere bella. È una cittadina antica, che non potrei paragonarla a nessuna città italiana per far rendere l'idea; ha degli edifici maestosi e d'epoca, ha spazi verdi, è pulita, è al tempo stesso moderna, e ha un fiume. Ecco, il fiume non è tra i più limpidi che abbia visto, ma ce lo facciamo andare bene, se a loro va bene così…
 
Ciò che mi ha sorpreso più di tutto è il ponte levatoio.
Ora, ho viaggiato abbastanza e di ponti ne ho visti diversi, pedonali, stradali e ferroviari, con diversi tipi di meccanica di movimento, però che si sollevassero in orizzontale mai!
 
La prima notte non la scorderò mai: fu la più eccitante, emozionante, ma al tempo stesso critica e stressante, perché impiegai la maggior parte del tempo a organizzare il materasso e le gambe, troppo lunghe per essere distese. Avevo comprato un materasso gonfiabile apposito, che aveva una sorta di piede che riempiva lo spazio tra i sedili anteriori e quelli posteriori, di modo da avere un letto più largo, ma la lunghezza, ahimè, non cambiava, era quella tra i due sedili dell'auto. Alle 4:30 i crampi iniziarono presentarsi ed era chiaro che non potevo dormire sui sedili posteriori, Sì o sì dovevo trovare una soluzione per l'indomani, quando mi aspettava una delle 50 città più belle al mondo. Avrei avuto altre 8 ore di auto per pensare a un'alternativa.

Sulla pagina Facebook AUventura – Davide Urso potrete trovare le foto, chilometro per chilometro.



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