Sono pronto per la mia avventura, con una buona dose di paura, quasi tremarella, perché so di non potermi più tirare indietro: ho annunciato il viaggio su BlaBlaCar e in tre hanno prenotato e quindi, anche per loro rispetto, ripensamenti dell'ultimo minuto non possono verificarsi. E menomale.
Si parte come meglio non poteva, in quanto il diesel è pagato dai passeggeri, sono in compagnia e non mi annoio; ho tempo per scherzare e imparare dagli altri: il passeggero brasiliano, per esempio, mi raccontava di avere 40 anni, ma in realtà ne aveva 44 perché era prassi, al suo tempo e a volte anche adesso, dichiarare all'anagrafe le nascite con anni di ritardo…ce lo vedo a giocare a calcio quando lui aveva dieci anni e gli altri sei.
Viaggiare per me significa sorprendermi, ma se già so cosa aspettarmi da una città, l'effetto sorpresa svanisce, pertanto preferisco andare quasi alla cieca, senza sapere cosa il luogo abbia da offrirmi; fu così che Bordeaux mi stravolse ogni tipo di aspettativa. Mi scuserete per la voluta ignoranza, ma non avevo minimamente idea di quanto potesse essere bella. È una cittadina antica, che non potrei paragonarla a nessuna città italiana per far rendere l'idea; ha degli edifici maestosi e d'epoca, ha spazi verdi, è pulita, è al tempo stesso moderna, e ha un fiume. Ecco, il fiume non è tra i più limpidi che abbia visto, ma ce lo facciamo andare bene, se a loro va bene così…
Ciò che mi ha sorpreso più di tutto è il ponte levatoio. Ora, ho viaggiato abbastanza e di ponti ne ho visti diversi, pedonali, stradali e ferroviari, con diversi tipi di meccanica di movimento, però che si sollevassero in orizzontale mai!
La prima notte non la scorderò mai: fu la più eccitante, emozionante, ma al tempo stesso critica e stressante, perché impiegai la maggior parte del tempo a organizzare il materasso e le gambe, troppo lunghe per essere distese. Avevo comprato un materasso gonfiabile apposito, che aveva una sorta di piede che riempiva lo spazio tra i sedili anteriori e quelli posteriori, di modo da avere un letto più largo, ma la lunghezza, ahimè, non cambiava, era quella tra i due sedili dell'auto. Alle 4:30 i crampi iniziarono presentarsi ed era chiaro che non potevo dormire sui sedili posteriori, Sì o sì dovevo trovare una soluzione per l'indomani, quando mi aspettava una delle 50 città più belle al mondo. Avrei avuto altre 8 ore di auto per pensare a un'alternativa.
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