Caronte non molla e Lecce si contende lo scettro di città più calda, ma giovedì rinfresca…forse

Ancora qualche giorno di pazienza e poi da giovedì le temperature dovrebbero iniziare a scendere, anche se solo di qualche grado. Secondo gli esperti, però si tratterà di una tregua solo momentanea.

Anche Papa Francesco al termine dell’Angelus di domenica ha voluto ‘ringraziare’ i fedeli presenti a San Pietro nonostante le temperature proibitive: «Siete coraggiosi a stare in piazza con questo caldo. Bravi». I giorni passano, ma l’asticella della colonnina di mercurio continua a segnare valori vicini ai 40 gradi, di molto superiori alla media del periodo. Il record del torrido 2003 non è stato battuto, ma Caronte l’anticiclone di origine nord Africana che si è impossessato dell’Italia ce la sta mettendo tutta.
  
Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia: è soprattutto il sud a soffrire il caldo, reso ancor più insopportabile dai livelli di umidità e dal vento di scirocco. Sulla costa, la canicola sarà smorzata dalle brezze marine, ma l'afa continua a farsi sentire in modo deciso, anche nella notte disturbando il sonno di chi è costretto a fare a meno del condizionatore o si rifiuta di accenderlo mentre dorme.
  
In questi giorni, Lecce si sta contendendo lo scettro con Catania di città più calda, corona che il capoluogo barocco ha tutto il tempo di conquistare fino a giovedì 13 luglio, quando la situazione dovrebbe cambiare. Dovrebbe perché le previsioni non promettono nulla di ‘rinfrescante’ all’orizzonte. Il caldo africano nel weekend diminuirà un po’ la sua potenza, ma tornerà più forte di prima e con più recrudescenza nell’ultima settimana del mese a causa di una nuova massa d’aria proveniente dal Sahara che (ri)conquisterà il belpaese.
  
Al momento si tratta solo di previsioni, ma se le cose dovessero rimanere invariate, l’estate 2017 si candida a pieno diritto ad essere la più calda di sempre. Tolto ovviamente quel famoso 2003 che speriamo sia irraggiungibile e ineguagliabile.  



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