Balneari: record ‘pericoloso’. Per il SIB occorre controllare le case fantasma

Ieri abbiamo approfondito il punto di vista dei ristoratori, oggi abbiamo ascoltato i balneari sulle contraddizioni dell’estate salentina, un’estate assurda e inimmaginabile.

Il sindacato balneari esulta con moderazione, “l’estate salentina è pazzesca, dopo giugno e luglio a gonfie vele, nessuno di noi pensava di poter ripetere l’agosto 2014, quando eravamo costretti a mandar via le persone e, invece, – dichiara Vito Vergine presidente provinciale del SIB, – abbiamo superato anche quel record. Siamo sopra la soglia massima possibile, ma dobbiamo considerare il fatto che abbiamo a che fare con un turismo qualificato e di buon livello. I nostri vacanzieri sono esigenti, ma gradevoli sul piano umano e culturale, e questo è un bene, dice Vergine. I problemi riguardano la pulizia delle strade. Apprendiamo con sorpresa e sgomento che l’Anas spende di più per ripulire le piazzole di sosta trasformate in discariche che per le buche. Una cosa assurda per la quale dobbiamo ringraziare quegli incivili che si coprono di tali delitti, quasi sempre nostri conterranei.”

Ma come si fa a sopportare una tale presenza abbiamo chiesto, e Vergine ha risposto che nessuno riesce a capire dove vanno a stare tutte queste persone. “La pressione sulla costa è tale, ci dice,  che c’è qualcosa di sospetto sotto sotto.” Così il presidente del Sindacato balneari critica duramente la questione delle cosiddette case fantasma: “Molti dichiarano sfitti i loro appartamenti estivi che invece vengono regolarmente affittati in nero, ecco perché poi la spazzatura finisce furtivamente da qualche parte in qualche angolo del territorio. L’immondizia è il segnale evidente di una presenza, ed è grave che sia una presenza non registrata che poi finisce per penalizzare un po’ tutti. A mio avviso dovremmo controllare in giro. Le forze di polizia dovrebbero indagare se è vero quello che molti dicono oppure se imbrogliano e derubano la comunità.”

“Tanta gente, tanta sporcizia, che va ripulita e gestita. Dal punto di vista delle presenze, stiamo facendo i salti di gioia ma anche quelli mortali, per accontentare tutti. Nel mio stabilimento (Vergine è proprietario del famoso lido Le Maldive del Salento a Pescoluse di Salve) ho dovuto posizionare alcune file di ombrelloni nel campo di calcetto, per rispetto alle dune ho dovuto indietreggiare il fronte mare e fare alcune rinunce. Una pressione eccessiva insomma, ma della quale in fondo siamo tutti contenti.

Attenzione però a non sottovalutare i problemi che potrebbero derivarne, ecco perché, conclude Vito Vergine, credo che occorra una nuova fotografia della realtà attuale in Salento. Così come fece la Provincia di Lorenzo Ria alla fine degli anni 90 con quel bellissimo lavoro pubblicato in tre volumi relativi al piano integrato del turismo salentino, anche oggi servirebbe qualcosa di analogo. Non so chi possa farlo, improbabile che possa essere la Provincia ridotta allo stremo, ma va fatto. Intanto attendiamo di veder ben spese le misure di  finanziamento del governo attraverso le Regioni, o quelle comunitari, già da settembre, per ricostituire i litorali. Intanto ripartiamo da qui.”



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