​Serravezza, ricoverato in ospedale, riceve la visita dei NoTap

Una delegazione del Comitato No Tap si è data appuntamento all’ospedale di Casarano per dimostrare solidarietà e vicinanza all?oncologo ricoverato per le sue condizioni di salute preoccupanti dopo il settimo giorno della fame e della sete.

Il fisico non ha retto e per Giuseppe Serra, da sette giorni in sciopero della fame e della sete contro la realizzazione del gasdotto Tap, è stato necessario il ricovero all’Ospedale di Casarano. Le sue condizioni di salute sono preoccupanti, ma l’oncologo salentino non demorde convinto che il progetto considerata ‘strategico’ dal Governo non sia così innocuo come la multinazionale svizzera vuole far credere.
 
Così, il responsabile scientifico della Lilt Lecce ha sposato la battaglia No Tap, per il Salento che non può permettersi opere così impattanti e soprattutto per i tanti pazienti che non ci sono più e che, andandosene, hanno chiesto al medico di fare qualcosa per evitare ai loro figli la stessa sofferenza.n potete restare indiff
  
Va avanti Serravezza, nonostante il coro unanime che gli chiede di «smetterla», che lo invita ad interrompere questa forma così estrema di protesta. «Bisogna fermare a ogni costo l’avanzamento del progetto» ha ribadito, ringraziando per i messaggi di solidarietà. Anzi, dal letto del ‘Ferrari’ lancia l’ennesimo appello: «Chiedo alla politica di parlarsi – afferma – per trovare insieme la soluzione più intelligente per il bene del Salento. Questo territorio ha già dato e siamo ancora in tempo per scongiurare il peggio. La posta in gioco è tale da pretendere un impegno concreto da parte di tutti».
 
Va avanti, ma oggi l’oncologo salentino sarà meno solo. Questa mattina, una delegazione del Comitato No Tap si è data appuntamento all’ospedale di Casarano, per dimostrare la loro vicinanza all’oncologo: «Noerenti a questa protesta – scrivono – uno per uno stringiamoci intorno al dottore e opponiamoci a Tap». 



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