​I poliziotti scattano una foto-ricordo sul cantiere del gasdotto: l’ira dei NoTap

Una foto scattata da alcuni poliziotti a pochi passi dal cantiere dove erano in corso i lavori per spostare gli ulivi ha fatto il giro del web suscitando lo sdegno di alcuni manifestanti che non hanno gradito il gesto.

Non era una comitiva in posa per immortalare il ricordo di una gita, ma poliziotti che hanno deciso di scattare una foto in un momento di pausa dopo giorni di tensione con i manifestanti che stanno presidiando il cantiere di San Basilio, dove gli operai della Trans Adriatic Pipeline stanno spostando gli ulivi, per permettere la costruzione del micro-tunnel lungo il tracciato a terra del gasdotto. Tutti insieme, sorridenti, in un “cheese” che non è andato giù alle persone presenti che, a loro volta, hanno catturato il momento.
  
La didascalia dell’attivista che ha pubblicato la foto su Facebook rende l’idea di come i NoTap abbiano interpretato il gesto degli uomini delle forze dell’ordine. ‘Pasquetta 2017’: questo il commento dello scatto che sta facendo il giro del web, indignando chi ha voluto difendere quegli alberi ‘sacrificati’ per il disegno di una società che ha deciso che il gasdotto deve approdare lì e non altrove.
  
Ma Tap aveva tutte le autorizzazioni per espiantare gli ulivi, esattamente come gli agenti avevano tutto il diritto di scattare una foto fuori dall’orario, per così dire, “lavorativo”. 
  
Potevano evitare, certo, ma si tratta di una questione di “sensibilità”. I manifestanti che sono stati, a loro dire, manganellati non hanno gradito che gli uomini in divisa abbiano archiviato così in fretta i tafferugli. Dal canto loro, gli agenti non hanno colpe. Non potevano certo opporsi quando gli è stato ordinato di presidiare, in maniera così massiccia e in tenuta antisommossa, il cantiere e nascosti dai loro caschi e scudi hanno dovuto subire in silenzio offese di ogni tipo, anche personali. Anche il consigliere regionale, Cristian Casili che negli scontri ha riportato ferite ed è sempre in prima linea, nonostante consideri il dispiegamento di forze eccessivo, non se l’è presa con i ‘poveri agenti’ che fanno solo il loro lavoro. La verità come dice il proverbio sta sempre nel mezzo. 



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