​Gay allontanati dal lido per un bacio al tramonto, la replica del G-Beach ‘erano effusioni spinte’

Si difende il G-Beach di Gallipoli, in località Punta Suina, dall’accusa di aver allontanato dal lido una coppia gay che si stava scambiando un bacio al tramonto: ‘Erano effusioni più spinte, molto più che censurabili’

Non ci sta il Lido G-Beach di Gallipoli su cui si sono accesi i riflettori (e l’ira…) della comunità LGBTI a passare come uno stabilimento balneare che non gradisce i gay e non che tollera l’amore tra due persone dello stesso sesso. La gestione precedente aveva fatto di questa ‘fetta’ di turismo un punto di forza, grazie anche al regista Ferzan Ozpetek che aveva ambientato sulla spiaggia accanto alla struttura, in località Punta Suina, una delle scene più simpatiche del film Mine vaganti. E così, su Facebook ha replicato all’accusa di aver allontanato senza motivo una coppia gay, colpevole di essersi scambiata un bacio al tramonto.
  
«Senza scomodare il codice penale, ogni atteggiamento volgare in una spiaggia frequentata anche da bambini e famiglie deve essere bloccato all’istante. Non si parla, nel caso specifico, di baci romantici al tramonto, ma di effusioni più spinte, molto più che censurabili. Non scendiamo nei particolari per una mera questione di buon gusto. Per questo motivo al G Beach sono state richiamate due persone che semplicemente non mantenevano un contegno adeguato».
  
Insomma, secondo la versione del G-Beach quello dei due innamorati era molto più di un ‘tenero’ bacio, scoccato al calare del sole. «L’orientamento sessuale che resta sempre una scelta privata – si legge nel post – non ha ovviamente inciso nella nostra decisione; in passato egual trattamento è stato riservato ad una giovane coppia etero che aveva avuto comportamenti analoghi».
  
Sia chiaro, quindi, che «L’omofobia non appartiene né alla gestione del G Beach né alla storia del suo titolare milanese, famoso per i suoi party (Exogroove, New York Bar, Salvation) sia in Italia che all’estero dove la comunità gay e LGBT è sempre stata trattata con grande rispetto, un rispetto reciproco. Il G-Beach è un’attività friendly e sempre tale rimarrà. In ogni caso non si transige su atteggiamenti equivoci e volgari, a prescindere da ogni orientamento sessuale».



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